Incontra Padova

È la vostra prima volta a Padova? Allora questo è l’itinerario che fa per voi! Iniziando da Prato della Valle, la piazza più grande di Padova, e una delle più grandi in Europa arriviamo ad uno dei simboli della città: la Basilica di Sant’Antonio, o più semplicemente il Santo!

Dopo la visita della Basilica la passeggiata termina nel cuore pulsante della città, tra piazza Erbe e piazza Frutta, col Palazzo della Ragione a dividerle, il Palazzo Bo, sede della storica Università, il Municipio e il celebre Caffè Pedrocchi.

È possibile estendere la visita includendo la Cappella degli Scrovegni (prenotazione obbligatoria).

Padova religiosa

Un itinerario che tocca i principali luoghi della fede in città.

Si inizia con la Basilica di Santa Giustina, una delle chiese più grandi della cristianità e prima testimonianza del cristianesimo a Padova, per poi spostarsi alla Basilica di Sant’ Antonio. Per i padovani è semplicemente “il Santo”, la chiesa più conosciuta ed amata della città.

Si termina con una chiesa completamente diversa, ma ugualmente affascinante: la Chiesa degli Eremitani. Grande struttura trecentesca con un bellissimo soffitto a carena di nave rovesciata, resti di affreschi coevi e una cappella affrescata da Andrea Mantegna.

 Padova e la scienza

“Ammesso che l’onore di essere stata la sede della rivoluzione scientifica possa appartenere di diritto a un singolo luogo, tale onore dovrebbe essere riconosciuto a Padova.”(Herbert Butterfield).

L’itinerario ci porta a visitare Palazzo Bo, sede storica dell’Università, luogo in cui insegnò Galileo Galilei. Celebre al suo interno il Teatro Anatomico, primo esempio di struttura permanente per l’insegnamento dell’anatomia attraverso la dissezione di cadaveri, l’Aula Magna e la Sala dei Quaranta. (La visita delle diverse sale è subordinata al loro utilizzo per eventi e congressi).

Si prosegue poi con l’Orto Botanico, sito Unesco dal 1997, fondato nel 1545 e considerato il più antico Orto Universitario al mondo. Una delle caratteristiche che lo rendono unico è aver conservato ubicazione e forma originarie. Con le 3500 diverse specie racchiude un microcosmo vegetale che permette di conoscere le piante sotto una molteplicità di aspetti.

Dal 2014 l’Orto botanico cinquecentesco ha raddoppiato la sua superficie con le serre del Giardino delle Biodiversità: “Un bosco. Il mare. Una spiaggia. Anche gli spazi verdi di una città: tutti sono ecosistemi”…e visibili al suo interno!

La città e gli affreschi

“La Firenze del Trecento”, così è stata definita Padova per i suoi meravigliosi cicli d’affresco.

Avete solo l’imbarazzo della scelta: la Cappella degli Scrovegni (prenotazione obbligatoria), il capolavoro di Giotto, il Palazzo della Ragione col suo meraviglioso calendario astrologico dipinto, il Battistero del Duomo opera di Giusto de Menabuoi e il piccolo scrigno dell’Oratorio di San Giorgio in piazza del Santo affrescato da Altichiero Da Zevio.

E volendo “allungarci” nel Cinquecento abbiamo la Scoletta di Sant’Antonio con opere di Tiziano e la Scuola della Carità in via San Francesco.

Padova e la street art

La street art è un fenomeno di sviluppo relativamente recente in Italia e Padova sta diventando una delle città di riferimento, tanto da aver ospitato la prima edizione della Biennale Street Art.

Gli itinerari possono essere molteplici, dal pieno centro, a zone turisticamente meno frequentate come Borgo Savonarola e la zona del Duomo.

La visita non si focalizza sulle sole opere di street art, ma anche sul contesto e sugli edifici che le circondano, così come la storia, gli aneddoti e la vita degli artisti.

Tra fine Ottocento e il Novecento

Un periodo di Padova tutto da scoprire attraverso le architetture…

L’itinerario può iniziare da piazza Eremitani con la Cassa di Risparmio che unisce Otto e Novecento grazie all’ intervento di Gio Ponti, passando per Largo Europa con Porte Contarine e gli interventi di interramento dei canali ci si sposta a Piazza Insurrezione. Emblema della Padova del Novecento, risultato di sventramenti e distruzioni, ma con edifici tutti da riscoprire.

L’itinerario si conclude con opere del celebre architetto e designer Gio Ponti: il Liviano, sede della Facoltà di Lettere con gli affreschi di Campigli e l’atrio di Palazzo Bo con la Scala del Sapere dove Ponti esaudisce un suo sogno, lavorare come pittore!

Lì dove vive il Vescovo…

Il Palazzo Vescovile è sede del Museo Diocesano d’Arte Sacra contenente opere dal XIV al XVI secolo, tra le quali una splendida Madonna del Vivarini, un ritratto di Francesco Petrarca. Il palazzo stesso è uno scrigno meraviglioso, con il Salone dei Vescovi e la Cappella di Santa Maria degli Angeli.

Il percorso può essere completato con la visita al meraviglioso ciclo di affreschi di Giusto de’ Menabuoi e con il Duomo di Santa Maria Assunta.

Il “cuore” della città: mercato, Ragione, arti e mestieri

Com’era Padova nel Medioevo? Lo possiamo scoprire insieme con questo itinerario nel cuore della città, tra piazza Erbe e piazza Frutta, sedi del mercato dal Duecento, il Palazzo della Ragione con il ciclo di affreschi astrologico, le botteghe al piano terra…

Le vie attorno hanno ancora nomi che evocano lavori e botteghe (via Boccalerie, via dei Fabbri), vi si trovavano osterie, e a poca distanza il ghetto ebraico con le sinagoghe, le case porticate…

Le donne di Padova

La storia della città attraverso le sue donne celebri partendo da Prato della Valle con Vittoria Aganoor, Gaspara Stampa e Santa Giustina, per proseguire verso la chiesa dei Servi con protagonista Fina de’ Buzzacarini, moglie del signore di Padova Francesco Da Carrara.

In Palazzo della Ragione si ricorda Lucrezia Dondi dell’Orologio e a Palazzo Bo Elena Cornaro Piscopia, considerata la prima laureata al mondo.

Il percorso può terminare davanti alla Basilica di Sant’ Antonio con accenno alle donne ricordate al suo interno.